lunedì 5 settembre 2011

Motori di ricerca o filtri sull'informazione?


I social network hanno fatto diventare Internet un mondo molto più superficiale: il profiling capillare delle utenze ci spinge sempre su temi più canalizzati e meno stimolanti, confortevoli ma al tempo stesso irrilevanti per la nostra crescita culturale e umana. Se sino a poco tempo fa era semplice trovare qualcosa di nuovo o scoprire notizie, adesso i motori di ricerca e i grandi siti di contenuti stanno irrigidendo l'accesso all'informazione per monetizzarla meglio.

Eli Pariser a TED fa una relazione molto interessante su questo tema, dipingendo un mondo che è passato dal controllo dell'informazione degli editori a quello degli algoritmi, perdendoci qualcosa. Pur rimanendo con l'illusione un po' ingenua di avere accesso ad un'informazione libera, senza limiti o controlli. La sua tesi è che si è persa la pluralità, l'informazione è diventata un prodotto da canalizzare, secondo regole che filtrano troppo, limitando la prospettiva del mondo che si ottiene dalla rete. In parole povere, Internet sta lentamente diventando un'emittente, piuttosto che una sorgente di informazioni. Ecco il video del suo intervento:


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