John Cheese è un cazzone e come tutti i cazzoni ha un amico inseparabile, che non può fare a meno di seguirlo in qualsiasi bravata faccia. In questo libro seguiamo proprio le vicende di David Wong, amico d'infanzia di John, che racconterà in un allucinato ed allucinante diario-intervista gli staordinari eventi che si scateneranno dopo che John avrà la geniale idea di provare una stranissima droga nera chiama Salsa di Soia.
John Dies at the End è il manifesto culturale della Internet generation, con numerose citazioni alla pop-culture e ai miti dell'ultimo decennio, Doom incluso. Il libro è crudo e disturbante, scritto con una sintassi semplice, da blogger (l'autore nascosto dietro lo pseudonimo di David Wong è Jason Pargin, uno delle menti dietro cracked.com). Non è privo di trovate geniali che spesso l'autore fa passare come errori o con banali giustificazioni narrative ma che fanno in realtà leva sui complessi meccanismi dell'interpretazione del testo e mostrano che la vis letteraria di Pargin non è solo una dote innata ma è corroborata da una sapiente comprensione della psicologia dietro il lettore e la lettura.
Intriso di iperboli, violenza e satanismo, è una spirale continua verso il surreale, un Pasto Nudo riveduto e corretto, morbosamente attuale ma anche scientificamente efficace nel modo in cui riesce a tenere il lettore in uno stato di perenne disagio, anche quando tutto sembra sotto controllo.
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