mercoledì 12 gennaio 2011

Fatti o Folklore? I confini dei fondamenti scientifici


Pochi giorni fa su Facebook ho avuto un diverbio molto accaso con una mia amica a proposito di alcuni pseudo-scienziati che utilizzano uno stile di esposizione tipico dell'ingegneria del consenso per giustificare (o più ambiziosamente per fondare e vendere) una loro nuova disciplina scientifica, ancora tutta da avvalorare dai canali ufficiali (questo apre un altro tema: le discipline scientifiche non si fondano dal nulla ma vengono accolte dalla comunità).

Questo pezzo di Laurent Bossavit analizza il problema dal punto di vista del Software Engineering (che negli USA è letteralmente assediato da pseudo-discipline miracolose che ogni anno spuntano, promettono di mettere fine al caos creativo tramite libri e costosissimi corsi di formazione e poi si dileguano). Nonostante il suo focus sulle discipline ingegneristiche, offre un punto di vista molto interessante sulle strategie di comunicazione che permettono alle credenze di diffondersi, prosperare e guadagnare credito scientifico.


Va ricordato che queste tecniche propagandiste di manipolazione del pubblico e di ingegneria del consenso non sempre sono usate con malizia ed ormai sono radicate e permeate a tutti i livelli della cultura anglosassone ed iniziano a fare capolino nella nostra. Va anche detto che prima di occuparmi di business development e ricerca applicata nella mia azienda, ho dovuto seguire corsi di formazione su queste discipline, per essere in grado di vedere attraverso alcune delle tecniche più comuni ed essere in grado di interagire con oratori che ne facessero uso, senza perdere credito verso una eventuale platea di ascoltatori. Personalmente sono sempre combattuto quando si pubblicano questi "stratagemmi" perché il loro uso improprio è lasciato alla sola discrezione personale ed il loro abuso può creare disastri su piccola o vasta scala, anche a chi è convinto che sia facilissimo sfruttarle per trarne vantaggi personali.

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