mercoledì 2 marzo 2011

IBS lancia il suo eReader. Che spacca i culi

Di lettori ebook in giro ce ne sono parecchi. Il Kindle ancora la fa largamente da padrone nonostante le beghe legali con gli editori mainstream, iPad ha il problema della tecnologia, del formato e del supporto editoriale, il Nook Color ha un formato migliore ma di fatto, come l'iPad, è un palmare e questo ha pro e contro. Senza contare che non hanno praticamente supporto editoriale in Europa a meno di non fare contorsionismi legali con le carte di credito (cosa che diventa sempre più difficile).

Per quanto riguarda gli eReader veri e propri, al momento gli appassionati prediligono quelli di Sony perché sono agili e flessibili nella gestione di formati e DRM.

Qui in Italia IBS.it, il nostro più grande eBook store (a suo tempo corteggiato anche da Amazon per diventare la loro filiale .it), lancia il suo primo eReader, chiamato LeggoIBS. L'hardware era stato annunciato lo scorso Natale e fa parte della strategia aziendale di aprire all'elettronico, iniziata un paio di anni fa e andata avanti a piccoli passi e strategie di mercato molto intelligenti. Adesso l'eReader è una realtà per tutti. Secondo me anche motivo di vanto.

IBS non vende solo l'hardware ma anche un servizio editoriale italiano su 3G incluso nel prezzo di acquisto. Roba che Amazon, il monopolista, ci sta ancora pensando. L'idea non è stupida. Pur non essendo il mio campo, persino io so che il libro, in Italia, è un prodotto che tira e che ha delle ottime economie di nicchia, sfruttate molto bene dagli editori e dai commercianti in grado di mettersi in gioco e rendersi al passo coi tempi (credo che IBS ne sia una delle prove più eclatanti).

Il costo non è contenutissimo rispetto ad un Kindle 3G (219€ contro 179€) ma è del tutto in linea con quelle di un eRader Sony e le feature sono molto interessanti: Display e-ink da 6" 800x600 con touch screen e stilo (si possono prendere note sui libri); G-Sensor per l'orientamento orizzontale e verticale dinamico; 2GB di memoria integrata (che avendo come focus l'ePub sono veramente tanti); pieno supporto SDHC sino a 32GB; SIM 3G incorporata i cui costi di traffico sono coperti da IBS; WiFi; Bluetooth; MP3; Text to Speech; Cuffie e altoparlanti stereo.


L'autonomia dichiarata è 14000 pagine. Non male.

Per quanto riguarda il supporto dei formati tenetevi forte:

PDF (anche Adobe DRM), Epub (anche Adobe DRM), PRC, FB2, TXT, DJVU, RTF, HTML, CHM, DOC, TCR, FB2.ZIP, JPEG, BMP, PNG, TIFF

Praticamente legge di tutto.

Se il Text to Speech è in grado di leggere completamente i libri senza avere le stupide limitazioni di Kindle e iOS (peraltro imposte dagli editori), sarebbe un prodotto di primo piano. La differenza di prezzo rispetto ad un Kindle 3G è giustificata dal gap funzionale a favore di leggoIBS ed al fatto di avere a disposizione un servizio più Europe-Friendly, con pubblicazioni localizzate, senza perdere la possibilità di acquistare dove più conviene altro tipo di letteratura, in formati aperti che dureranno nel tempo. Persino oltre lo specifico prodotto. Update: non solo la lettura è full-text ma le lingue supportate sono cinque: italiano, inglese, tedesco, spagnolo e francese.

Spero solo che gli eReader Italiani facciano la cosa giusta. E gli editori anche. Con un po' di economia di scala (magari arrivando al livello di Kindle 3G) IBS avrebbe tra le mani un servizio niente male, una biblioteca potenzialmente molto vasta (pubblica persino libri indipendenti di qualità molto alta) ad un prezzo competitivo, peraltro apertissimo anche ai mercato di terze parti. L'apertura è una scelta rispettosa e lodevole, che in un certo senso rende esplicito quale sia la posizione dell'azienda sull'argomento: promuovere lo sviluppo del settore seppur partendo da un trasparente vantaggio competitivo.

11 commenti:

  1. Certo, poi però non si possono comprare ebook se la carta di credito non è italiana.

    ...

    Ma, cazzo, dobbiamo sempre essere sommersi di burocrazia?

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  3. Ferruccio perché non li contatti così vediamo come rispondono?

    Le ipotesi sono due: o hanno vincoli di distribuzione per le traduzioni (ipotesi più plausibile, visto che anche il Kindle UK è off-limits per i non residenti e lo devi acquistrare in USA) oppure tirano sul prezzo delle transazioni elettroniche che dall'anno scorso sono regionalizzate alla fonte e sconfinare costa pure tanto.

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  4. Ho tentato di comprare un libro di Italo Calvino (di solito tento di evitare libri tradotti).

    Sinceramente della motivazione del problema mi interessa relativamente. So solo che quando compro beni o servizi da uno store online svedese, danese, norvegese, inglese o americano (queste la mie esperienze personali) ho sempre un'esperienza liscia e perfettamente efficiente. Ogni volta che mi viene la malsana idea di comprare da uno store italiano, invece, mi trovo nella fiera della burocrazia. Tonnellate di campi da compilare, interfacce orrende, un sacco di roba da accettare, fatture, informative, limitazioni incomprensibili, IVA, metodi di pagamento ridottissimi, burocrazia ottocentesca... Bah, scemo io che ci casco ogni volta.

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  5. a me piace molto, ma credo che al di là dei 40 o 50 euro di differenza tra un modello e l'altro (in questo caso stragiustificati da features utilissime) la cosa più importante da valutare sia il reale supporto di ebook poco costosi.
    la versione digitale di un libro a mio modesto avviso costa ancora semplicemente troppo per attrarre un vasto pubblico. Per vasto intendo davvero vasto! Perchè come dice Matteo in Italia il libro tira....e pure tanto!

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  7. @Ferruccio:
    Per le interfacce degli eShop hai ragionissima.

    Puoi pagare anche con PayPal (che è integrato un po' alla CdC), quindi i problemi dovuti ai circuiti di pagamento limitati sono aggirabili.

    Sulla burocrazia ottocentesca mi pare il solito elitismo da italiano medio all'estero: IBS chiede gli stessi dati di Amazon (solo all'apertura di un account). Come fanno Sony, Microsoft, Google o Apple (che ogni volta te li fa riconfermare se vuoi modificare il tuo profilo).

    Sull'IVA nemmeno commento. Al massimo te la esplicita al momento della transazione. E' obbligatori per legge in Eurolandia e lo fanno tutti. Pure Steam o siti UK che non operano da paradiso fiscale.

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  8. @Il Cercatore
    Io ho apprezzato molto il gesto di permetterti di usare libri praticamente da qualsiasi store. Kindle taglia fuori alcuni standard molto diffusi di proposito e non supporta DRM diversi dal loro.

    Inoltre il fatto che gli Europei non residenti in UK devono far riferimento allo Store Americano ma con grosse limitazioni sulla disponibilità dei titoli sta diventando un limite piuttosto grosso.

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  9. Ma posso leggerci anche Repubblica, il fatto quotidiano o le riviste di zinio.com tipo Edge? Grazie.

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  10. Al momento non ci sono accordi per usare i servizi che citi.

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