lunedì 7 marzo 2011

Il salotto elettronico vintage

Il nuovo iPad 2 è più magro e geniale (stanno finendo gli aggettivi!). E' già stato analizzato da tutti ed in tutte le salse, quindi credo che sia superfluo dargli un'altra occhiata approfondita. Dico solo (anche per sfatare la mia solita immagine di criticone) che l'iPad 2, per essere un PMP casalingo, è un buon prodotto e il mio giudizio è sostanzialmente positivo, anche se il form factor invariato e il peso ancora altino mi lasciano sempre con un grosso punto interrogativo se penso alle parole ergonomia e trasporto. Ottimo che non sia aumentato di prezzo (non poteva essere diversamente, dopo aver perso il 20% di quota di mercato negli ultimi 6 mesi alla concorrenza Android) e che abbia finalmente un hardware degno e molte funzionalità utili la cui assenza era francamente inaccettabile sul primo modello (l'iPod gigante).

Come abbiamo detto ottimo hardware ma sul software c'è ancora molto da lavorare (perché la dashboard sembra ancora un hack amatoriale di iPhone?). Menzione d'onore per la cover magnetica. E' un'ottima idea, che ricorda alla lontana la cover in dotazione del mio vecchissimo Samsung Q1 (7" e 750g nel 2006, ragazzi. Archeologia.). Un po' meno il prezzo (70€?) e il fatto che l'effetto wow dell'evento sia stato affidato ad un coso di plastica con le calamite, oltre al povero malato terminale sul palco sbattuto in faccia a mezzo mondo. Poi critichiamo la TV italiana.

Mentre il mondo dei fanboy inutili piange l'assenza del Retina Display (che è come dire che l'iPad 2 non ha i mitocondri, visto che si tratta di un termine di marketing senza senso), il mio interesse è stato smorzato dallo stupore su come la visione del salotto multimediale senza fili promossa da iOS 4.3 sia ancora ferma ad un passato molto remoto. E di questo parleremo.

"Is magic", purtroppo, non è una frase che si adatta ad Air Play o iTunes. Poco tempo fa si parlava di burocrazia inutile e penso valga la pena sottolineare che la procedura con cui si può accedere ai contenuti multimediali generici dall'ecosistema Apple è quantomeno simile a questo concetto. Ammesso che ci sia qualcuno che l'abbia mai usata veramente, tanto è convoluta e faticosa da impiegare.

Usare AirPlay vuol dire innanzi tutto convertire formati perché iTunes supporta pochissimi formati e DRM (nessuno tranne i suoi), in particolare per i video. Noleggiare un film dove si vuole, vederlo on-demand, da uno streaming multicast o accedere al BRD dalla rete casalinga (tecnologia che non è nei piani supportare) sono cose da fantascienza. L'alternativa è comperare direttamente da iTunes costosi video di pessima qualità, oppure iniziare una procedura molto lunga, farraginosa e inutilmente complicata, di conversione/transcodifica, importazione (con anessi grattacapi sui consolidamenti della library e altri vecchiettismi assortiti) e, solo alla fine, condivisione tramite AirPlay.

Anche vincere il Nobel sembra semplice se lo spieghi dicendo che basta partecipare.

Per vedere un film "on the air" si rasenta la mezz'ora di smandruppamenti ed attese evitabili. Roba non banale. Che peraltro iTunes potrebbe in parte automatizzare, perché che spesso QuickTime è tutto quello che serve per risolvere almeno i problemi di formato.

L'importazione in iTunes risolve un problema specifico ma ne crea molti altri: il video ora ha una risoluzione sub-ottimale ed è opaco alle altre condivisioni multimediali standard. Insomma niente supporto all'invisibile ed automatico DLNA, uno standard di condivisione a configurazione zero incorporato nei firmware di tutta l'elettronica di consumo che ha a che fare con il multimedia. Persino nelle cornici digitali da pochi euro. Lo stesso sandard che quando avete collegato la PS3 o la 360 al router vi ha messo a disposizione automaticamente tutti i video e la musica che avevate su Windows 7. Senza installazioni o lunghi trasferimenti di dati.

Se prima Mario Rossi poteva usare il telecomando della TV, andare sui canali DLNA e vedere qualsiasi cosa fosse sui suoi aggeggi senza troppi problemi, ora deve sfogliare pagine web o chiedere a chi ne sa qualcosa per scoprire che tra lui ed un'integrazione trasparente c'è un'altra costosa scatoletta da mettere nei dintorni della TV.

4 commenti:

  1. iTunes è lammerda. Un concetto vecchio, user-unfriendly e paternalista (se tale si può definire un software :)). Apple dovrebbe ammettere che se il peggio lettore MP3 cinese ha un trasferimento file più immediato del tuo tablet extralusso, vuol dire che c'è un problema alla base. iTunes è la filosofia Apple nella sua declinazione peggiore. Quando un software mi impone un certo tipo di organizzazione dei miei file un poco mi girano le palle.

    (questo non vuol dire che non comprerò iPad2, comunque ;))

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  2. Idem.

    Più che paternalista ha delle cose assolutamente "hacky", martellate a forza. Ad ogni modo tutti i gestori di media sono a questo livello, tanto che sto preparando un post Zune/iTunes/Media Player per analizzare meglio la triade della merda (anche e sopratutto dell'usabilità e delle interfacce) :P

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  3. Questo iPad2 è... un Amiga500+? un Amiga600? almeno se non ho capito male sarà possibile ad accedere alla libreria iTunes anche in wireless (o ho capito male?)

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  4. Per la musica o altri tipi di file non c'è mai stato problema. Il problema sono i video.

    Poiché devi passare per iTunes per utilizzare AirPlay, ed iTunes gestisce pochi formati, devi fare un po' di equilibrismi per usarlo con formati esterni agli store Apple, tipo gli avi, gli mkv o i wmv.

    Per esempio non potrai mai vedere in streaming un film acquistato su Zune (che al momento ha un assortimento migliore e prezzi più bassi) o un filmato HD preso da una videocamera digitale a meno di non convertirlo ad MP4 manualmente.

    Per fare un esempio la PS3 ci riesce molto bene, senza configurare alcunché. Basta connetterla al router.

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