venerdì 29 aprile 2011

Gawker: come investire (male) nelle nuove tecnologie

A Febbraio l'intero network di Gawker ha deciso di ridisegnare l'intera navigazione dei blog ad uso e consumo del solo iPad. Non faccio fatica ad immaginare la scena. L'anno scorso ho assunto ad isterismi simili un po' ovunque, c'era un clima apocalittico da inizio di una nuova era. Poi i clienti hanno scoperto che non c'era verso di usare il P2P e tutto è tornato come prima.

Per vedere qual'è il risultato della scelta di Gawker, potete andare su Kotaku ed ammirare il nuovo layout in azione. No, non siete tornati indietro nel tempo, non è il 1997 nonostante ci siano tutti quei frame e non si capisca il senso di tutte quelle scrollbar.

E' l'innovazione di un sito leader del suo settore che con una preoccupante superficialità ha preferito alienare 500 Milioni di potenziali utenti per soddisfarne appena una dozzina (ad essere buoni).
Detto dai pragmatici delle marchette ad Apple
Qualcosa è andato tremendamente storto nella stanza dei bottoni di Gawker. Così storto che dopo il lancio, il sito ha avuto bisogno di una guida con tanto di esempi video per orientare gli utenti incazzati come bisce. Non scherzo.

Inutile dire quanto ci sia di sbagliato in un contenuto redazionale che abbia bisogno di una guida per essere fruito, specie se la rete è piena di informazioni a portata di click che funzionano esattamente come Average Joe si aspetta (e no, i vostri contenuti non sono mai migliori degli altri).

Gawker nell'ultimo anno:

Gawker negli ultimi sei mesi:

Il risultato di questa scelta azzardata è stato che Gawker continua a perdere costantemente utenti. La resilienza iniziale di Febbraio dimostra che una larga fetta di utenza ha provato ad adattarsi al passaggio ma poi ha rinunciato. Vuol dire aver tradito la fiducia di una selezione molto affezionata di visitatori, disposta a provare ad adattarsi prima di decidersi a lasciare definitivamente la comunità.

Nemmeno il lancio di iPad 2 ha saputo arrestarne il decremento, con il risultato di far scendere le quotazioni pubblicitarie dell'intero network.

L'unico sito a non aver avuto flessioni è stato Lifehacker, il blog dedicato a nerd e gadget, per motivi piuttosto ovvi e che, forse, sono parte del problema a monte di questa decisione.

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