Crowdsourcing che Passione! [John Titor inside]

Il crowdsourcing, insieme al crowdfunding, sono idee piuttosto provocatorie per l'utente medio del web. Sono metodi nuovi con cui fare cose vecchie. Il problema è che proprio per la loro similitudine alla cose vecchie, spesso vengono confuse con esse.

Prendete ad esempio questa idea che rimbalza per la rete da mesi e che, inevitabilmente, alla fine mi è stata proposta. E' così rivoluzionaria che mi sento sporco a raccontarla:

• Un sito che vuole fare una ricerca di mercato prepara un breve questionario
• Il questionario viene presentato all'utente quando arriva sul sito, promettendo un premio.
• L'utente riempie il questionario, pieno di gioia perché è convinto che sarà lui l'unico vincitore possibile. Come in tutti i concorsi.
• L'azienda in questo modo realizza una ricerca di mercato, che non è come le altre: è fatta utilizzando il crowdsourcing, quindi migliore. Inoltre spende pochissimo: solo il valore del premio (?).

Nel 2005 con questo metodo di "crowdsourcing" innovativo ho pure vinto una PSP da Sony. Per dirgli che Everquest II, all'epoca, era una merda. Son soddisfazioni, no? Probabilmente è colpa mia se poi la PSP è risultata una mezza fregatura. Vendetta.

Questa storia ha due possibili spiegazioni: o la smettiamo di abusare dei termini trendy e ci focalizziamo in proposte che dimostrino padronanza della materia (magari presentando qualche prova), oppure possiamo ammettere con una certa esattezza che Sony nel 2005 aveva una macchina del tempo funzionante, probabilmente pilotata da John Titor. Credo che l'espertone propenderebbe per la seconda ipotesi, perché i viaggi nel tempo, col crowdsourcing, sono possibilissimi.

Che poi l'idea non è malaccio, è una delle poche inziative di crowd* che ho sentito ultimamente a prevedere un incentivo di partecipazione sensato (vero Flattr?).