venerdì 18 febbraio 2011

Il 7% gioca sulla tazza del cesso e altre curiosità

Travis Boatman, vicepresidente della sezione mobile di EA ha dato un po' di numeri a VentureBeat sulla loro esperienza nel settore.

Si inizia dagli utenti:

  • Il 47% gioca a casa (un po' quello che avviene sulle console mobile)
  • Il 12% gioca durante il viaggio per andare al lavoro (eccomi!)
  • Il 14% gioca durante il lavoro
  • Il 7% gioca durante la cacca
  • Il 3% gioca a scuola (sono più bravi dei loro genitori)
  • L'1% gioca in aeroporto
Chiude sfatando un po' di miti:
  • Non è vero che gli utenti sono tutti casual, dato che i giochi core di EA spesso vanno in vetta alle classifiche. Non per molto, aggiungerei.
  • Non è vero che partendo da una singola versione si può rilasciare su dispositivi multipli. Questa è una cosa che gli sviluppatori Apple sedotti dagli "Universal Binary" sanno bene. Alla fine si sono trovati a dover mantenere copie multiple zippate insieme. Per non parlare del nuovo iPod 4 che non ha abbastanza RAM per supportare giochi Retina Display che girano senza problemi sull'iPhone 4, nonostante condividano la stessa tecnologia. Poi, ovviamente, c'è Android con i suoi schermi multipli.
  • I nomi contano. E su questo basta osservare le classifiche di tutti gli App Store gestiti con logiche da Far West.
  • Il mercato deve ancora espandersi. Qui ho un po' di dubbi. Magari è vero per EA che fa giochi particolari, leggermente fuori target rispetto alla media. I marketplace sono già in profonda crisi a gestire l'offerta attuale e non è che lo sviluppatore medio navighi nell'oro (questo è stato l'anno delle liquidazioni illustri). Magari con qualche rivoluzione radicale nel modo di arrivare ai clienti e di selezionare per qualità i contenuti?

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