Mia nonna si rimise completamente e nonostante fosse perfettamente autosufficiente e non volesse avere persone per casa, era chiaro che aveva bisogno comunque di un qualche tipo di supervisione continua, per quanto leggera e discreta. Poiché anche l'altra mia nonna (più giovane di quasi 20 anni ma meno in salute) aveva un problema simile, iniziammo a guardarci intorno. Come ho detto entrambe erano contrarie ad avere un badante in casa, ormai abituate a vite da vedove autosufficienti con i loro impegni ed i loro ritmi. Fu così che telefonnammo al Comune di Roma per avere dei consigli. Una telefonata gratuita molto preziosa.
L'hardware è molto simile a questo |
L'interfono aveva lo scopo di sorvegliarle continuamente e con discrezione, facendo loro anche compagnia. Ogni anziano, infatti, è messo in contatto con un gruppo di assistenti che sono sempre gli stessi e con cui si instaura un rapporto di fiducia. Se una persona dello staff deve essere sostituita, c'è un periodo di affiancamento per permettere all'anziano di abituarsi al nuovo sorvegliante. L'interfono è sempre attivo, quindi le persone dall'altro lato del filo sentono tutto e l'anziano può parlare con loro da qualsiasi punto della casa. Questa funzione è molto utile se si pensa al numero di criminali (ma anche commessi viaggiatori) che prendono di mira i quartieri dove risiedono molti anziani (come quello delle mie nonne: Casalbertone, a Roma), si intrufolano in casa loro conquistandone la fiducia e poi li truffano o derubano.
I primi tempi che andavo a visitare le mie nonne, non appena entravo in casa l'operatore mi chiedeva di identificarmi secondo una procedura concordata. Ogni volta che il citofono, il telefono o il campanello squillava, l'operatore chiedeva alle mia nonne (o ad un parente che fosse in casa con loro) chi ci fosse dall'altro lato. Avendo sempre gli stessi operatori le procedure di identificazione per le persone di famiglia con il tempo diventarono una cosa superflua: la persona dall'altro lato del filo imparava a conoscere anche noi.
La mia nonna più giovane in qesti anni ha iniziato a soffrire di cuore. Niente di preoccupante, solo il peso dell'età e degli stenti patiti da ragazza. Questo servizio le ha salvato la vita un paio di volte, anche oggi che non vive più da sola ed è costantemente sorvegliata da un parente o una badante. Il tastone rosso fa arrivare subito un'ambulanza. Se il malore avviene di notte, spesso è più efficiente del soccorso di un coinquilino che deve prima di tutto rendersi conto che la persona sta male. La mia nonna più anziana, chè è morta esattamente un anno fa al momento in cui scrivo questo post, ha inziato a soffrire di Alzhaimer ed il braccialetto si è rivelato fondamentale per evitare uno degli inconvenienti che possono capitare ai malati ai primi stadi: le crisi di panico che li portano a "scappare" silenziosamente di casa, anche quando c'è qualcuno con loro.
Il servizio è ancora disponibile ed attivo. Sul sito del Comune di Roma lo si trova con il nome di Teleassistenza. Il suo costo è gratuito per tutti i pensionati con redditi lordi sotto i 15.000€ annui (poco più della pensione di base che spetta di diritto a tutti i cittadini italiani). Oltre tale cifra ha un canone che non può mai superare i 15€ al mese e che può facilmente gravare anche sulle spese dei parenti dell'anziano. Ci sono anche aziende private che offrono servizi simili, con costi analoghi o poco superiori. Se il pensionato è molto giovane ed in buona salute, c'è un servizio più leggero e meno invasivo che prevedere una semplice assistenza telefonica gratuita senza monitoraggio ambientale continuo.
Una raccomandazione: il servizio non è un modo hi-tech per abbandonare gli anziani. I parenti hanno degli obblighi e se non li rispettano, il comune può avanzare delle azioni di assistenza sociale verso di loro.
Com'è che non si sente parlare di più di servizi del genere?
RispondiEliminaUna piccola nota: nonostante le lamentele e la cattiva pubblicità che si sente in giro, il servizio sanitario pubblico italiano rimane di buona qualità e molto economico. Ci si dimentica spesso di come altre nazioni (l'Inghilterra, ad esempio) abbiano sistemi sanitari pubblici molto, molto peggiori di quello italiano.
Ad onor del vero, il Comune di Roma fece anche una campagna promozionale qualche anno fa, solo che non è che la gente invecchia solo una volta nella vita!
RispondiEliminaSul sito del comune è elencato tra i servizi di supporto agli anziani con un lapidario "Teleassistenza". La comunità di Sant'Egidio (una onlus che offre orientamento e servizi a chi ha parenti anziani) descrive un po' meglio il servizio (ad esempio elenca i costi del servizio) ma si tiene sempre sul vago. Non escludo che lo facciano per essere certi che lo chieda solo chi ne ha veramente bisogno e per evitare centomila attivazioni superflue... A noi per esempio l'idea di chiamare il comune la diede il medico curante di mia nonna.
Di sicuro la comunicazione verso i cittadini andrebbe migliorata e potenziata ma visto che nelle gradi città le stesse PA sono più bacini di voti da lottizzare che "aziende" da valorizzare per i servizi che offrono la vedo dura.
Come al solito, però, superata la barriera istituzionale ed inziato a parlare con le persone che le cose le fanno (come le associazioni e le aziende che coprono questi servizi) le cose funzionano. Anche perché sono sottoposti al monitoraggio secondo le normative UE ed il loro livello di servizio viene valutato direttamente dai cittadini che usufruiscono dei servizi.
(Sul SSN io non ho nulla da obiettare. A me in ventisette anni ha salvato la vita tre volte, con malattie gravi diagnosticate per tempo e curate in fretta. Considera che ultimamente sono persino in cura da un dietologo con cui riesco ad avere appuntamenti mensili senza troppi ritardi o disservizi. Magari una volta mi metto alla berlina e ne parlo.)
Non vorrei fare l'avvocato del diavolo, ma un mesetto fa qualcuno si è lamentato della mancanza di assistenza (leggi fondi) in caso di guasto dell'apparato presso l'utente.
RispondiEliminahttp://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=140174
Mi piacerebbe capire se funzioni soltanto nel comune di Roma o anche nella provincia, ma non sono riuscito a trovare informazioni a riguardo. Mia nonna ha 95 anni e vive da sola (testarda) a 20 km da Roma e sarebbe l'ideale secondo me.